venerdì 30 gennaio 2009













Faites-moi dans du vin l'ablution dernière,
Sur mon corps, en buvant, récitez la prière.
Venez donc, chers amis, au Jour du Jugement,
Au seuil de la taverne, y chercher ma poussière.
Omar Khayyam


Essendo una sintesi della storia dell'Azerbaijan troppo simile alla lista quasi esaustiva di tutto quello che il mondo vide di invasori (persiani, Alessandro, arabi, turchi, Tamerlano, russi...), riteniamo possibile cogliere in modo diverso una diversità culturale spesso maltrattata. Khayyam, che a fianco dei suoi colleghi azeri fa ufficio di frate gaudente, scrisse e visse essenzialmente in Persia, allora impero Selgiuchide, sotto la cui giurisdizione scrisse contemporaneamente (XI e XII° secolo)anche Nizam Ganjavi, ritenuto uno dei massimi poeti epici persiani, sebbene nacque e morì a Ganja, Nordovest dell'attuale Azerbaijan, e Khaghani Shirvani, anch'egli grande della letteratura persa, poeta di corte le cui ultime produzioni furono sensibilmente anti-feudali, essendo state redatte in prigione, è nato nello Schirwan, oggi Azerbaijan, e morto a Tabriz, capoluogo della provincia iraniana chiamata Azerbaijan orientale.



Primo a fare dell'azeri una lingua letteraria fu, nel corso dell'500, un turco e curdo nato in Iraq, Muhammad bin Suleyman Fuzuli, come Khayyam astronomo e matematico, amante di vino e hashich, ma musulmano forse un più rispettoso di lui. E' ricordato come il poeta dell'amore, e una delle sue opere più popolari è un rifacimento di "Layla e Majnun", versione classica mediorientale dell'amore impossibile, in cui distilla insegnamenti della coeva filosofia del mondo arabo, come attraverso il tema ricorrente del mal d'amore come giusta via per avvicinare dio.


Oh God, let me know the pain of love
Do not for even a moment separate me from it
Do not lessen your aid to the afflicted
But rather, make lovesick me one among them
Fuzuli



Considerato uno dei fondatori della letteratura turca, influenzò considerevolmente diverse generazioni di scrittori azeri.
Dopo quella breve rinascita nazionale che segnò il passaggio tra la dominazione zarista e quella sovietica, la letteratura azera prese due sentieri pressappoco opposti, chi, inneggiando al regime comunista ne ricavò lodi e onori, come Samed Vurgun, chi, forse un po' meno entusiasta, finì sua vita nei gulag, come Yusif Vəzir Çəmənzəminli. Entrambi beneficiarono d'una certa visibilità in occidente, e del poeta Vurgun, Aragon si espresse in questi termini "Samad Vurgun è l'orgoglio della letteratura moderna sovietica e mondiale..."


Beautiful birthland! I was born
Together with freedom's dawn
Which crimson banners did adorn-
Life seemed one endless, joyous feast;
Gay songs and laughter never ceased.
Dear country-gate of the Ancient East.

Samad Vurgun

3 commenti:

  1. OMAR KHAYYAM, LEGGERE DE LORO LA POESIESENZA
    STANCHEZZA, SOLTANTO MEREVEILLE.È UNA BLOG REALIZZATA.

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  2. ton blog est vraiment super,
    j'avais une dissertation à faire sur le sujet je l'ai parfaitement réussi grâce à ce blog.

    Je le trouve très complet et très intéressant.
    Merci pour tes recherches.

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  3. Mais d'où te vient ce mystérieux intérêt pour l'Azerbaïdjan? Ton blog me semble très bien malgré ma méconnaissance totale de l'italien...

    J'aime aussi beaucoup le chou rouge....

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